Alla scuola elementare
c’era il flauto da suonare,
a nov’anni ho cominciato
e mi sono appassionato.

Prima il dolce poi il traverso,
il percorso è andato verso
il diploma sospirato
e direi assai sudato.

Stavo quasi per mollare
perciò devo ringraziare
chi mi ha a lungo accompagnato,
con pazienza mi ha insegnato.

Ho suonato un po’ di tutto,
dal barocco al novecento,
tutto ciò ha dato un frutto
di cui certo non mi pento.

Se ancor oggi vado avanti
con il gusto del suonare,
è perché insieme a tanti
bello è collaborare.

Ora insegno in molte scuole,
che pazienza che ci vuole!
Ma che bello è insegnare
e sé stessi un po’ donare.

Ciò che stimola a studiare
è la bella prospettiva
di potere poi suonare
nella grande comitiva.

Non sto tutto a raccontare,
non vi voglio annoiare.
Se anche voi suonar volete,
alla Ponte v’iscrivete.

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